🗣Matteo, siete impegnati nel campionato di prima divisione/Under 19: tracciamo un bilancio stagionale.

“Con la U19 stiamo lavorando, sicuramente con fatica, in quanto il gruppo è pieno di nuove entrate provenienti da altre società di pallavolo, ma anche da molti ragazzi provenienti da altri sport. La fatica di cui parlo è positiva: vogliamo tutti migliorare, da chi gioca da anni a chi è appena arrivato. Sono fiero perché stiamo creando un buon gruppo ed è una cosa indispensabile per la squadra. La voglia di giocare non ci passa e non ci deve passare. Per quanto riguarda la prima divisione stiamo facendo un bellissimo percorso e stiamo lavorando per tenere alto l’onore e la voracità dei lupi. Squadra stupenda, unita, con gente d’esperienza e gente con voglia di giocare, di migliorare. Un mix di cose che fanno di una squadra una vera ricetta perfetta”.

🗣 Un anno di crescita, un momento che vi avvicina alla pallavolo dei grandi: quali obiettivi vi siete prefissati?

“In U19 ci possiamo ritenere soddisfatti del terzo posto in classifica perché il livello è alto. Stiamo incontrando persone che hanno avuto esperienze di ogni tipo. Serie B e C. Qualcuno anche con minuti giocati in A3. Non ci si annoia insomma. Noi entriamo in campo con voglia di giocare senza paura. E facciamo la nostra bella figura. Dopo lo scontro diretto di sabato la classifica parla chiaro. Ora come ora siamo terzi con 15 punti. Dobbiamo chiudere a testa alta e stare pronti per le prossime gare. Gli allenatori e la dirigenza parlano chiaro per quanto riguarda la prima divisione. E non sarò io a nascondere l’obiettivo. Vogliamo vincere! Dall’ultima gara vinta questo martedì siamo a un punto di distanza dalla prima classificata e con una partita in meno, non dobbiamo mollare e dobbiamo continuare a lottare per realizzare il nostro sogno”.

🗣3 fratelli su 4 della famiglia Benassi giocano a pallavolo: è un affare di famiglia. Ci racconti da dove nasce questa passione comune.

“Io ed i miei fratelli siamo sempre stati indecisi su quale sport praticare da piccoli. Penso che ne abbiamo provati di ogni tipo. Michi ha giocato per molti anni a basket, stancandosi. Ha provato pallavolo e boom, si è innamorato di questo sport. Anche io, lasciando atletica leggera e calcio, una volta provata la pallavolo mi sono innamorato. Il piccolo, che non è più così piccolo, Ste, ha visto la passione negli occhi nostri e, dopo il calcio nella squadra parrocchiale e un po’ di ginnastica artistica alla Virtus,  ha deciso di venire anche lui a giocare al volley con ottimi risultati. Ora condividiamo questa passione in casa: siamo felici di questa passione comune che ci ha uniti ancora di più come fratelli e come giocatori. Il nostro sogno è, un giorno, essere presenti in campo tutti e tre insieme o contro”.

🗣Ci sono dei punti in comune tra Benassi in campo e Matteo nella vita di tutti i giorni?

“lo ho due passioni che voglio continuare a coltivare e condividere con la mia fidanzata, la mia famiglia, i miei compagni di squadra e tutti quelli che si interessano al mio lavoro. Ci tengo molto e curo al meglio ogni aspetto. I miei sogni sono portare avanti il mio nome nella pallavolo bolognese e nella cucina. Se va male una, viene condizionata l’altra, quindi mi sto impegnando a coltivare queste passioni. Il Matteo fuori dalla palestra è un ragazzo timidissimo, ma grazie a questo sport ho la possibilità di sfogarmi, di far capire a tutti quelli che mi vedono che amo tutto questo. Concludo dicendo che il Benassi che vedete in campo è un vero lupo che sa essere vorace”.

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