5️⃣CURIOSITÀ SU… MURANO

📌Perché tutti ti chiamano Dario?
“Da piccolino, in U14, nella mia squadra eravamo in diversi Lorenzo e si vede che l’allenatore (A. Martinelli) era abbastanza stufo di chiamarne uno e si giravano in 3-4.
Un giorno mi si avvicinò e mi disse che da quel momento in avanti mi avrebbe chiamato Dario perché gli ricordavo un suo ex compagno di squadra sia per l’aspetto fisico che come giocatore. Così da quel momento ogni persona che incontro in palestra o in ambito pallavolistico mi presento prima come Lorenzo e poi dico “Mi puoi chiamare Dario” e così racconto ogni volta la storiella”.

📌Indossi il numero 21 per un motivo in particolare?
“Ho scelto il numero 21 per due motivi.
Il primo è banalissimo: sono nato il 21. Il secondo è perché è un bel numero, è originale! Non è come nel calcio in cui alcuni numeri hanno un significato ben preciso: l’1 è dei portieri, il 7 per l’attaccante o il 10 per il fantasista. Il 21 è un numero particolare che anche in altri sport è difficile che abbia un significato ben preciso”.

📌Se non avessi fatto il pallavolista, che sport avresti fatto? E perché?
“Io sono un amante dello sport in generale, però, probabilmente avrei provato in sequenza: calcio, tennis e basket. E poi magari uno di questi mi avrebbe catturato.
Forse avrei fatto calcio perché mi piacciono maggiormente gli sport di squadra e ci giocavo sin da piccolo davanti a scuola. Il tennis mi ha sempre incuriosito però non saprei come sarebbe andata a finire”.

📌Puoi scegliere un personaggio famoso con cui andare a cena, chi scegli? E perché?
“Probabilmente a cena sceglierei una persona di spicco a livello storico e politico. Se fosse ancora in vita opterei per la Regina Elisabetta II. Vorrei farmi raccontare tutto quello che sa, perché penso che in 96 anni di vita dovrebbe aver conosciuto molte cose sia come persona che come figura politica.
Sì! Mi giocherei una cena con la regina Elisabetta, pagata ovviamente da lei”.

📌Il posto più bello che hai visitato?
“Il posto più bello che ho visitato non è un luogo preciso ma è l’ambiente di montagna, soprattutto d’inverno. Mi piace molto il silenzio. È un panorama in cui ti perdi, magari dolomitico e al tramonto. Se devo scegliere un posto ben preciso allora scelgo il Lago di Braies. Penso valga la pena visitarlo in ogni stagione dell’anno”.